22 Lourdes – tre uomini nudi

Il giorno di Natale a Louders c’è sempre molta gente. Ma fuori dalla città, al primo cartello con l’indicazione: “Bienvenue à Luordes” ci sono solo tre uomini, completamente nudi.

Carlo, Raffaele, Stefano sono in piedi, storditi, tremanti dal freddo.

Si conoscono appena, ma si muovono all’unisono, è una specie di istinto primordiale.

Corrono scalzi dietro un cassonetto. Frugano tra la nettezza ma non c’è nulla di utile. Secondo cassonetto: accanto alla leva di apertura, per terra, un sacchetto pieno di vestiti.

Sono abiti brutti, strappati e puzzano maledettamente.

I tre uomini li indossano ugualmente e si avviano verso i centro abitato.

Trovano un grande parcheggio con al centro un giardino pubblico.

Sta facendosi buio, non c’è nessuno. I cestini sono pieni degli avanzi di panini, pizzette e patatine consumati a pranzo da turisti e pellegrini.

I tre uomini rovesciano il cestino e si avventano su tutto quello che è commestibile.

Due poliziotti li stanno guardando. Aspettano che finiscano di mangiare poi si avvicinano.

Mettez tout en place et affiché documents” – “Mettete tutto a posto e mostrate i documenti”.

Carlo, Raffaele e Stefano non capiscono il francese ma intuiscono quello che

 i gendarmi hanno chiesto. Non sanno che fare, non possono scappare.

Mentre i poliziotti si avvicinano si sente un forte schianto: a pochi metri da loro due auto si sono scontrate. I poliziotti lasciano i tre vagabondi al loro destino e corrono sul luogo dell’incidente.

Carlo, Raffaele e Stefano volano verso il parcheggio: protetti dal buio, scivolando tra autobus e furgoni, si allontanano velocemente e quasi senza rendersene conto arrivano in un grande piazzale pieno di gente.

Si voltano, sono di fronte alla grotta delle apparizioni e alla statua della Madonna.

22 Lourdes – tre uomini nudiultima modifica: 2010-04-24T08:07:00+02:00da storia60a
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