Sono passati 2 mesi dal primo incontro con Giulia, da allora ne sono seguiti altri: quattro o cinque, non ricorda.
Poi Stefano, usando la cattiveria di Pasquale, ha raccolto quasi 200 mila euro tra somme restituite e interessi. E per finire si è fatto mandare altre 2 ragazze, prima Maria, poi Sara, non belle come Giulia, ma molto piacevoli.
E domani è Natale. Non riesce proprio a pensare ai suoi impegni di prete.
Esce senza neppure fare colazione e va a farsi una lunga passeggiata.
Al ritorno trova il postino ad attenderlo, ha una raccomandata da firmare per lui.
Legge la lettera allarmato: la curia lo convoca subito dopo Natale, dovrà dare molte spiegazioni o verrà ridotto immediatamente allo stato laico.
Hanno saputo.
Decide di andare da Pasquale, vuole avvertirlo e chiedergli di recuperare un paio di sommette consistenti che ha dato in prestito.
Appena voltato l’angolo vede Pasquale, ma in mezzo a 2 poliziotti che lo stanno arrestando. Entra in agitazione, viene preso dal panico, torna a casa velocemente e si siede cercando di far abbassare i battiti del cuore. A 60 anni l’infarto è in agguato.
Deve chiarirsi la situazione:
tra pochi giorni non sarò più prete, troppi si vorranno vendicare,
Pasquale è un duro, ma non sarà disposto a farsi anni di carcere in più per me, parlerà e forse sarò arrestato, devo scappare.
Decide da andare da Luisa, lei e suo marito sono quelli che gli devono più soldi.
“Ciao Luisa, come va?”
“Ciao Don Stefano, vieni accomodati” la donna è preoccupata, teme che sia venuto a farsi restituire i 10.000 euro che gli deve e magari i 5.000 di interesse che avevano fissato.
Non solo i soldi sono finiti, ma avrebbe bisogno di un altro prestito.
Stefano entra:
“Senti Luisa, ho bisogno di un favore.”
“Dimmi, sono a tua disposizione”
“Devo andare a Firenze e tornare prima di pranzo e la mia macchina non vuole partire”
Luisa ha un sospiro di sollievo:
“E dov’è il problema, usi la nostra auto, vado subito a prenderti le chiavi.”
Stefano ha lasciato da Prato con la punto di Luisa 20 minuti fa, è già autostrada.
A metà pomeriggio vede il cartello “Roma” e cerca le indicazioni per l’aeroporto. Poi ci ripensa, Roma non va bene, troppi preti in giro. Fa il pieno e si dirige di corsa all’aeroporto di Bologna.
Tra poche ore è Natale