23 Lourdes

Raffaele, Carlo e Stefano sono davanti alla Madonna di Lourdes.

Si fermano, ansimanti per la corsa, con i battiti del cuore accelerati.

Stefano ha un riflesso automatico, è un ex prete, si fa il segno della croce. Gli altri lo imitano. Dopo qualche secondo di silenzio, Carlo riesce a trovare un filo di voce:

”L’aereo è caduto, sono tutti morti”

“Già” prosegue Raffaele “ricordo le esplosioni, quei 2 arabi che si sono fatti esplodere”

Stefano dormiva, non ricorda nulla. Ma adesso si chiede:

“Se siamo morti che ci facciamo qui?” 

“Da bambino avevo una zia che mi raccontava storie religiose” prosegue Raf “ parlava di qualcuno che era morto e Dio l’ha fatto risuscitare, ma io non ci ho mai creduto”

“E invece siamo stati miracolati, non certo per i miei meriti” ammette Stefano.

“Nemmeno per i miei” prosegue Carlo.

“Forse perché siamo troppo cattivi” Raf sta sorridendo.

“Io sono un ex prete” prosegue Stefano “ho sempre pensato a un Dio che dà a tutti la possibilità di redimersi. Certo che a noi ne ha data una in più”

Sono silenziosi, che strana sensazione sentirsi miracolati. E poi non sono tipi che accettano volentieri di sentirsi in debito con qualcuno. Mica l’hanno chiesto loro di resuscitare.

Vedono una suora che si avvicina:

“Buongiorno sorella” parla Stefano ”siamo poverissimi, non abbiamo da mangiare e neppure un paio di scarpe”.

La suora li guarda, non capisce l’italiano, ma i loro gesti sono chiari.

Non sembrano denutriti e i loro occhi non sono quelli di chi ha sofferto. Ma hanno abito sporchi e stracciati e i piedi avvolti in pezzi di stoffa. Decide di aiutarli.

Li porta al dispensario, dove possono lavarsi e ricevono vestiti puliti e scarpe, poi in refettorio. Il cibo è semplice, acqua, pane, zuppa di verdure, mele.

Per Carlo, Stefano e Raffaele è un ottima cena.

Quella sera restano a dormire in convento, non vicino alle suore, in una stanza-sgabuzzino ricavata nel refettorio in cui hanno sistemato tre brandine.

Mentre sono al buio cominciano a pensare a domani.

Carlo, il ragazzo, propone ”Restiamo insieme anche domani?”

“Direi di sì” risponde Raf  “non abbiamo documenti nè soldi, vediamo se la fortuna ci assiste e appena saremo tranquilli chi vorrà andrà per la sua strada”

“Sono d’accordo” conclude Stefano “domani proviamo a diventare indipendenti senza continuare ad elemosinare tutto”  

23 Lourdesultima modifica: 2010-04-25T07:18:00+02:00da storia60a
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